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PARTITO E SOCIETÀ

 

Questa è una sezione del nostro programma. Essa è i frutto di una campagna di ascolto delle iscritte e degli iscritti che abbiamo condotto a partire da luglio di quest'anno. E' stato scritto assieme a tutti coloro che, nelle settimane passate, si sono messi in gioco con le proprie idee per un Partito Democratico in Germania più trasparente, rinnovato nei metodi e più europeo.

 

Ci auguriamo che le nostre proposte stimolino ulteriori discussioni: lascia pure il tuo commento in fondo alla pagina!

 

Quanto spesso sentiamo dire che gli italiani all’estero sono una ricchezza? Tutti sono pronti a dichiararlo, i fatti però indicano piuttosto il contrario: tagli ai servizi consolari, riduzione di sedi distaccate, chiusura di istituti di cultura.

Il paradosso è che in realtà gli italiani all’estero sono sul serio una ricchezza! Importano i nostri prodotti e li diffondono sui mercati dei paesi nei quali vivono, forniscono competenze e personale alle imprese italiane che eseguono progetti all’estero, aiutano i parenti rimasti in Italia. Una prova? Nel 2013 l'industria italiana delle costruzioni ha fatturato qualcosa come 60 miliardi di Euro – ripetiamo: 60 miliardi – in commesse estere. La ragione è in gran parte il fatto che il Sudamerica vanta una forte presenza di italiani ben inseriti, che hanno avuto un notevole successo professionale e che conoscono benissimo il mercato locale. Grazie al loro supporto le imprese di costruzioni italiane sono riuscite a farsi conoscere e ad essere prese in considerazione nelle gare per appalti importanti. In Asia invece gli italiani sono pochini e infatti lì ancora non siamo riusciti a sfondare. E questo è solo un esempio fra tanti.

Ma se noi italiani all’estero diamo un contributo di questa portata, perché veniamo considerati tanto poco? Semplice: perché questi fatti e questi dati non sono sufficientemente conosciuti. Chi siano e cosa facciano gli italiani all’estero è un’informazione dispersa e frammentata. Mancano completezza e coerenza. E siccome mancano, un’ulteriore conseguenza negativa è che la rete degli italiani all’estero non viene veramente utilizzata al meglio. Se riuscissimo a farlo si potrebbero creare nuovi posti di lavoro anche in Italia e dimostrando il nostro valore noi potre
mmo ricevere più attenzione e più supporto dal nostro governo.

Inoltre la mancanza d’informazione comporta altre serie conseguenze. Chi sono gli italiani in Germania? Cosa fanno?  Quali sono le loro esigenze e i loro desideri? Finché queste domande rimangono senza risposta, finché della presenza italiana in Germania si vede solo una parte – a volte l’operaio, a volte il ricercatore, oppure il pensionato o il giovane in cerca di un primo lavoro quale che sia – non si potranno elaborare iniziative e servizi veramente utili e che valgano lo sforzo.

 

Queste sono alcune delle nostre idee:

 

  1. Collaborare attivamente con istituti di ricerca italiani e tedeschi, consolati, Comites per riuscire finalmente a “mappare” in maniera efficace la presenza italiana in Germania, al di là delle frasi fatte sulle diverse “generazioni migratorie”. È essenziale infatti capire le differenze che ci sono fra chi magari è in Germania da trent’anni e chi invece è arrivato da poco, fra chi ha intenzione di fermarsi per sempre e chi invece pianifica di restare solo qualche anno, o chi vorrebbe venire ma non sa come fare: situazioni che rivelano esigenze diverse ma tutte decisive, che il nostro PD Germania deve saper raccogliere e affrontare.

  2. Individuare, anche con la collaborazione delle organizzazioni citate al punto 1), le diverse realtà produttive italiane attive in Germania, spesso di piccola e media impresa, e farsi portavoce delle loro esigenze nei confronti delle istituzioni tedesche e italiane, sia per fornire soluzioni a problemi quali l’eccessivo peso della burocrazia  o l’assenza di mediatori culturalmente preparati, sia per utilizzare meglio la rete degli italiani all’estero anche a beneficio dell’economia italiana. 

  3. Facilitare i contatti tra aziende con sede in Italia e imprenditori in Germania, sia italiani  che tedeschi interessati all’offerta economica a culturale italiana per scoprire obiettivi comuni e creare opportunità di crescita, eventualmente anche utilizzando l’Internet come mezzo d’informazione e contatto.

  4. Organizzare iniziative mirate ed elaborare documenti specifici, collaborando per esempio con le camere di commercio italo-tedesche, per favorire l’incontro fra il mondo del lavoro tedesco e il mondo del lavoro italiano, aiutando gli imprenditori tedeschi a riconoscere e valorizzare il talento e le capacità dei giovani italiani desiderosi di iniziare un percorso professionale oltreconfine.

Iniziative
Fare rete
Produzione
Mappatura

Collaborare con istituti di ricerca italiani e tedeschi, Consolati e Comites per riuscire a fare un’analisi dell’immigrazione italiana in Germania che comprenda le diverse “generazioni migratorie”.

 

 

Individuare le diverse realtà produttive italiane presenti in Germania.

 

 

Mettere in contatto aziende con sede in Italia e imprenditori in Germania.

 

 

Organizzare iniziative mirate e scrivere documenti specifici per avvicinare il mondo del lavoro italiano e tedesco.

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